Il
tema di questa mostra prende
spunto da una frase del filosofo Nietzsche, che più volte ha combattuto,
attraverso i suoi scritti, contro le maschere della religiosità e si
chiude con l'affermazione "eccetto Uno", riferendosi alla dichiarazione
che fece Gesù nel vangelo di Giovanni:
"Io sono il pane della vita;
chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete". Gv 6:35
Il collettivo artistico,
coinvolto in questa esposizione, lavora attorno questa tematica, sviluppando una
serie di interrogativi, che volgono l’attenzione riguardo a tutto ciò di cui si
sta nutrendo l’anima umana nella società odierna, portando alla luce attraverso
la forza espressiva dell’arte il frutto e le conseguenze di questo nutrimento.
L'urgenza è quella di aprire gli
occhi e visualizzare ciò che si nasconde dietro alle apparenze.
Di suscitare uno spunto di
riflessione circa l’importanza di una nutrizione spirituale genuina, libera da
formule e dottrine umane e riscoprirne il valore all’interno della cultura materialistica in cui viviamo.
Osare e spingersi oltre
l’illusione di poter essere “giusti” o “rispettabili”, riconoscere il nostro
limite e smarrimento, divenendo completamente sinceri riguardo al nostro
profondo bisogno di Dio.
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